Nel 2016 abbiamo visto molte cose cambiare, nel mondo mobile. Fenomeni estermporanei, trend evidenti, cambi di rotta. In alcuni casi, si sono sedimentate delle tendenze in atto da tempo, portando di fatto a delle conclusioni de facto. Sulla base di queste conclusioni, è possibile ipotizzare alcune fondamentali tendenze per il 2017.
Proviamo in forma estremamente sintetica a evidenziare 5 importanti punti che il 2016 ha evidenziato e delineiamo 5 fattori su cui scommettiamo per il 2017.
Cosa è successo nel “mondo mobile” nel 2016?
1. Web vs Mobile
2 minuti su 3 del “tempo fruito sulla Rete” avviene oramai da Mobile (fonte ComScore/SenseMakers).
Il 4 novembre 2016 Google ha ufficializzato che sta iniziando a indicizzare PRIMA la versione mobile dei siti, POI quella desktop.
Non è più questione di "anno del mobile". Qui è proprio finita la battaglia, e c'è un solo vincitore.
2. Mobile OS War
Niente più BlackBerry. Fine di WindowsPhone (almeno nel settore B2C).
Con il 2016, i player a livello di sistema operativo restano davvero solo più iOs e Android.
3. App Store vs Google Play
Finita anche la guerra su "quale store ha più applicazioni". Per la cronaca ha vinto Google Play, ma oramai è una guerra priva di senso. Al punto che Apple ha iniziato a cancellare in maniera massiva le app "abbandonate" su iTunes dagli sviluppatori.
4. Mobile Web vs Mobile Apps
La maggior parte del tempo sui device mobili NON è stato speso su navigazione mobile, ma su app native. Parliamo di una differenza abissale: Il 90% del tempo speso sui nostri smartphone è stato su app native.
5. Mobile Apps War
Ok, il 90%. Il vero tema è quali sono queste app. Quasi due terzi del tempo li passiamo su app di Facebook (Facebook, Whatsapp, Messenger, Instagram). Ci aggiungi le principali di Google (Google Maps, YouTube, Gmail) e resta ben poco per gli altri publisher.
Su cosa scommettiamo nel 2017?
1. Mobile Advertising
La maggior parte del tempo speso per la connessione è incontrovertibilmente da mobile, abbiamo detto. Il digital advertising è però ancora prevalentemente su desktop. Per tanti motivi, a cominciare da formati ADV, ancora invasivi e non performanti al meglio. Nel 2017 vedremo più native, più video, più targettizzazione, più tipologie di annunci che uniscono online e offline conversion. Con benefici per advertiser e per publisher.
2. Mobile Analytics & Business Intelligence
Sui siti desktop la web analytics è assolutamente una "scienza consolidata". Obiettivi, goal, funnel, e conversioni sono termini oramai entrati nell'uso quotidiano di chi si occupa di digital marketing. E da qui una progressivo spostamento alle strategie più ampie di Business Intelligence.
Quest'anno assisteremo alla maggior diffusione del medesimo approccio anche sul mobile marketing, con le peculiarità che i device mobili possono offrirci (geolocalizzazione e offline conversion in primis).
3. Promotion, Discoverability & Conversion
Nonostante il mercato sia maturo, tutte le previsioni indicano che continueranno a essere pubblicate migliaia di app, sugli store. Aumenteranno investimenti e strategie con cui esse vengono promosse al target (mobile app advertising, world of mouth, growth hacking), e se facilmente trovabili sugli store (ASO - App Store Optimization). Analogamente, attenzione sarà posta sulla reale conversione: l'installazione effettiva e - ove previsto - la registrazione dell'utente.
4. Onboarding, Engagement, Retention
Convincere e coinvolgere l'utente saranno due leit motiv del 2017 (non solo in ambito mobile). La modalità con cui gli utenti verranno introdotti all'uso dei nuovi servizi (processo di Onboarding), i metodi con cui verranno invitati ad un progressivo e frequente utilizzo degli stessi, le strategie messe in campo per diminuire il tasso di abbandono saranno temi molto discussi per tutto il 2017.
5. App "Out of Store"
Mentre il mondo è ufficialmente "mobile", gli store di app iniziano a "stare stretti" alle app stesse. Troveremo sempre più webapp evolute. Ma soprattutto app native che possono essere provate senza necessità di installazione, e BOT con autoapprendimento. Uno dei focus sarà quindi quello di rendere i propri contenuti disponibili tramite servizi e API a assistenti vocali,interfacce conversazionali, all' "internet delle cose". E progressivamente alle tecnologie indossabili e ai connected vehicles.
Questa è una (super)sintesi di quello che secondo noi è successo di rilevante nel mondo mobile nel 2016 e - soprattutto - di cosa ci aspetta in questo 2017. Per chi volesse approfondire, ne avevamo parlato durante un evento a metà dicembre, e potete trovare la registrazione del Live su Facebook qui.
Sono 5 punti essenziali, che implicano conoscenze e competenze specifiche per essere affrontati al meglio.
Vogliamo farlo assieme? Contattateci, e parliamone.