Com’è noto, lo sviluppo di un’app è solo la prima di una serie di sfide cui deve far fronte lo sviluppatore.

Sono ormai lontani i tempi in cui il numero di download sembrava essere un fattore sufficiente a valutare il successo o l’insuccesso di un’ applicazione e bisogna mettere in conto che il lavoro più duro arriva proprio dopo l’installazione.

Nel mondo dell'app analytics esistono moltissime metriche che possono aiutarci a capire se ci stiamo muovendo nella direzione corretta ma sta a noi interpretarle e dare loro il giusto peso.

Insomma, è tutta una questione di prospettiva. Una prospettiva che, se guardata dal giusto punto punto di vista, può portare a grandi risultati o quantomeno può aiutare ad evitare quel baratro, chiamato abbandono, in cui finisce il 25% delle applicazioni dopo solo il primo utilizzo.

Quali sono quindi le metriche che più frequentemente vengono utilizzate per analizzare un’app mobile? Eccovi un glossario, in rigoroso “ordine alfabetico”.

ARPU - Average Revenue Per User (Entrata media per utente): calcola il rapporto, in un dato periodo di tempo, tra i ricavi generati e il numero di utenti attivi.

L’Average Revenue Per User è una metrica che spesso viene messa in relazione con un altro parametro importante: il CPLU (Costo per utente fidelizzato). Se l’ARPU è maggiore del CPLU significa che il reddito generato è maggiore dell’importo speso per la fidelizzazione e che, di conseguenza, la strategia di marketing scelta è corretta.

ARPDAU: Average Revenue per Daily Active User (Media delle entrate per utenti giornalieri attivi). Si parla di ARPDAU quando l’ARPU viene considerato su un arco temporale di una giornata. Questa metrica misura, infatti, la media delle entrate generate dagli utenti giornalieri attivi.

ARPPU: Average Revenue per Paying User (Entrata media per utente pagante). Aggiungendo la P di “Paying” all’ARPU si ottiene l’ARPPU, ovvero il rapporto, calcolato in un determinato periodo di tempo, tra il fatturato generato e il numero di utenti che hanno pagato per l’app.

ASS - Average Screens per Session (Media degli screen per sessione): è il numero di screen, ovvero di schermate, che l’utente visualizza in una singola sessione. È una metrica che può essere utile a capire il livello di engagement dell’utente perché maggiore è il numero di screen visualizzati, maggiore è l’interesse dimostrato nei confronti dell’applicazione.

ASU - Average Sessions per User (Media delle sessioni per utente): è la media delle sessioni effettuate da ciascun utente ed è calcolato come:

CAC: Customer Acquisition Cost (Costo di acquisizione di un utente). Il CAC indica l’importo speso per l’acquisizione di un singolo utente e si calcola dividendo i costi (incluse le spese di marketing e di pubblicità) per il numero di clienti acquisiti.
Conoscere il costo di acquisizione di un cliente è molto importante perché permette di stimare il budget da allocare in pubblicità.

CLV:  Customer lifetime value (Valore generato da ogni utente). Il Customer Lifetime Value è un indicatore della profittabilità dei clienti ovvero misura il valore generato da ogni singolo utente che utilizza l’app.

CPA: Cost per acquisition (Costo per acquisizione). È il rapporto tra il costo complessivo sostenuto per la promozione di un’app e il numero di utenti acquisiti. Cosa sia un’acquisizione sta a voi stabilirlo, potrebbe essere per esempio un acquisto in app o la compilazione di un form o anche solo l’installazione (in questo caso il CPA coincide con il CPI).
CPI: Cost per Install (Costo per installazione). Indica l’importo speso per una singola installazione ed è calcolato come:

CPLU: Cost Per Loyal User (Costo per utente fidelizzato). Indica il costo per l’acquisizione di un utente fidelizzato e si calcola come il rapporto tra la spesa sostenuta per la promozione dell’app e il numero di utenti fidelizzati.

CPT o CPC: cost per tap o cost per click (costo per tap o costo per click). È il costo medio di ogni click (tap) sull’annuncio pubblicitario. Si calcola dividendo l’ammontare delle spese sostenute per la campagna per il numero di tap/click ottenuti.

CR: Conversion rate (Tasso di conversione). Il Conversion Rate indica il tasso di conversione tra un’azione effettivamente eseguita e un denominatore iniziale.
Il CR può assumere declinazioni diverse a seconda dei contesti, ad esempio,  potrebbe indicare la percentuale di utenti che hanno effettuato il download rispetto al numero di utenti che hanno visitato la scheda sullo store, oppure riferirsi alla percentuale di download sul totale degli utenti che hanno cliccato su un banner.Più è elevato il CR, migliore è l’efficienza della propria strategia o campagna.

CR: Churn Rate (Tasso di abbandono).  È il tasso di abbandono ovvero la percentuale di utenti che smettono di utilizzare l’app in un determinato periodo di tempo. Il Churn Rate è l’esatto opposto del Retention Rate e infatti la sua formula è:

CR= 1-Retention Rate

DAU: Daily Active Users (Numero di utenti attivi al giorno). Indica il numero di utenti attivi al giorno. Questa metrica offre un ottimo spunto di autovalutazione perché dà un’indicazione di quanto l’app sia (o non sia) gradita agli utenti.

Download (Numero di installazioni). È il numero di download di un’app.
Se su App Store si prende in considerazione solo in numero totale di download, su Google Play le statistiche relative alle installazioni assumono declinazioni diverse. Riportiamo qui di seguito le definizioni di Google Play suddivise per dispositivo e per utente:

Per dispositivo

  • Installazioni su dispositivi attivi. Il numero di dispositivi su cui è installata l'app che sono stati online almeno una volta negli ultimi 30 giorni.
  • Installazioni giornaliere per dispositivo. Dispositivi su cui l'app è stata installata per la prima volta nelle ultime 24 ore.
  • Disinstallazioni giornaliere per dispositivo. Dispositivi da cui l'app è stata disinstallata nelle ultime 24 ore.
  • Upgrade giornalieri per dispositivo. Dispositivi su cui è stato eseguito un upgrade da una versione precedente alla versione più recente dell'app nelle ultime 24 ore.

Per utente

  • Installazioni totali per utente. Il numero totale di utenti unici che hanno installato questa app su uno o più dei loro dispositivi. Contiamo una sola installazione indipendentemente dal numero di dispositivi differenti su cui gli utenti l'hanno installata. Include gli utenti che hanno successivamente disinstallato l'app.
  • Installazioni per utente. Utenti unici che hanno installato per la prima volta l'app su uno o più dei loro dispositivi nel periodo di tempo selezionato.
  • Disinstallazioni per utente. Utenti unici che hanno disinstallato l'app da tutti i loro dispositivi nel periodo di tempo selezionato.
  • Installazioni per utente (paesi principali). Utenti unici per paese che hanno installato per la prima volta l'app su uno o più dei loro dispositivi nel periodo di tempo selezionato.

LOVE RATIO. Misura il livello di gradimento degli utenti grazie ad una semplice domanda in-app: “Ti piace la nostra app?”. L’utente può rispondere “Sì” o “No” oppure può ignorare la richiesta.
Il Love Ratio si calcola mettendo in rapporto il numero di “Sì” ricevuti e il numero di utenti a cui è stata posta la domanda.

MAU: Monthly Active Users (Numero di utenti attivi al mese). Il  MAU misura il numero di utenti attivi su un arco temporale di 30 giorni.

Rating (valutazione media). È la media delle valutazioni rilasciate dagli utenti ed è uno dei parametri più importanti per giudicare la bontà di un’app e la percezione che gli utenti hanno della stessa.
Secondo Apptentive vi è una correlazione tra il rating e l’incremento del tasso di conversione in store, così come mostra l’immagine seguente.

app analytics Fonte: Apptentive

RR: Retention Rate (tasso di retention). Misura il numero di utenti che tornano ad utilizzare l’app dopo un dato periodo di tempo dal download. Il tasso di retention è un KPI molto importante per valutare quanto gli utenti trovino utile e interessante l’applicazione e quindi per misurare il livello di engagement dell’app.

Session interval (intervallo di tempo tra le sessioni). È il tempo che intercorre tra una sessione di utilizzo dell’app e quella successiva. Questo parametro indica la frequenza con la quale gli utenti utilizzano l’ applicazione e può essere utile per capire se sia necessario o meno migliorare la user experience e inviare notifiche push.

Session Length o Time in App (durata della sessione). Misura il periodo di tempo medio che intercorre tra l’apertura e la chiusura dell’app. È un dato utile a capire quanto tempo gli utenti sono disposti a dedicare ai contenuti/servizi proposti dall’applicazione. Bisogna sempre tenere presente che la durata media varia in base alla tipologia di app, ad esempio potrebbe essere più lunga in un’app di instant messaging e più breve in un’app meteo.

TTR (CTR): tap through rate. Indica la percentuale di tap (click) divisa per il numero di impression (visualizzazioni) che l’annuncio pubblicitario ha ricevuto.

Virality (viralità). La viralità è una metrica difficile da calcolare ma allo stesso tempo molto utile perchè, una volta compreso il grado di viralità di un’app, sarà più facile stimare il numero di download futuri della stessa. Per calcolare la viralità si parte dal coefficiente di viralità (coefficiente “K”) la cui formula è:

K = i * conv%

dove “i” è il numero di inviti inviati a nuovi utenti e “conv%” è la percentuale di utenti che sono diventati clienti a seguito della ricezione dell’invito.
Se K è maggiore di 1 significa che l’app ha una crescita virale, in caso contrario bisogna concentrare gli sforzi sull’aumento sia del numero di inviti sia della percentuale di conversione.

Volume di valutazioni. È il numero di valutazioni inviate dagli utenti. Dal momento che il numero di valutazioni è uno dei fattori che influenza il ranking, se il volume delle reviews è basso è bene implementare delle strategie che spingano gli utenti a recensire l’app. Ne sono un esempio le notifiche in app che chiedono all’utente di recensire l’app o il servizio offerto.

WAU: Weekly Active Users (Numero di utenti attivi a settimana). Allo stesso modo di DAU e MAU, il WAU indica il numero di utenti attivi, in questo caso, su base settimanale.

 

CONCLUSIONI

Un’app può essere uno strumento molto potente per il vostro business ma è necessario avere ben chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere e saper utilizzare al meglio le metriche che permettono di misurarli perchè, come diciamo noi di Growitapp, “senza dati rimangono solo le opinioni”.

Se vuoi sapere come GrowItApp può aiutarti in tutto questo, contattaci!

 

Credits:

https://www.apptentive.com/blog/2015/04/07/the-five-mobile-marketing-metrics-that-matter-most/
https://en.yeeply.com/blog/the-7-mobile-marketing-metrics-that-matter-for-mobile-apps/
http://theappsolutions.com/blog/marketing/key-mobile-metrics/
http://www.smartappmarketer.com/life-time-value-ltv-an-app-developers-guide/
https://www.appboy.com/blog/essential-mobile-app-metrics-formulas/
http://incipia.co/post/app-marketing/which-kpi-should-i-use-for-my-mobile-app-marketing-plan/
https://www.urbanairship.com/blog/mobile-analytics-for-the-growth-marketer-average-revenue-per-user
https://appsamurai.com/the-fundamental-metrics-to-measure-your-mobile-app-performance/
http://www.apptamin.com/blog/lifetime-value-mobile-customer/
http://www.rocketfarmstudios.com/blog/mobile-app-metrics-part-2-3-acquisition-metrics/
http://www.rocketfarmstudios.com/blog/mobile-app-metrics-part-3-2-revenue-metrics/
http://andrewchen.co/app-monetization-gambit-launches-funnel-metrics-and-arpu-vs-cpm/
http://chris-franco.com/brands-loyal-app-users/
https://support.google.com/googleplay/android-developer/answer/139628#install)
http://jatapp.com/blog/the-most-important-app-metrics/